Fissa obiettivi più contenuti rispetto a quelli che potresti effettivamente realizzare.
Questo suggerimento apparentemente controintuitivo sembrerebbe contraddire tutto ciò che si dice in merito all'importanza di definire traguardi ambiziosi. Eppure, quando si tratta di pianificare la roadmap dello sviluppo di un software, chi segue questo principio ottiene spesso risultati migliori. Perché? Per implementare una pianificazione trimestrale efficace non serve incrementare le funzionalità o gli obiettivi tecnologici, ma mettere strategicamente in relazione le attività quotidiane di natura tecnica con la visione del prodotto a lungo termine.
Quando un'organizzazione riesce a trasformare una strategia trimestrale da mero esercizio di routine a potente motore di progresso, essa trova il riscontro di approcci collaudati: suddividere traguardi ambiziosi in piccoli obiettivi realistici, collegare l'esecuzione alla visione aziendale e mantenere il feedback dei clienti al centro di ogni decisione.
Cosa rende la pianificazione trimestrale davvero strategica?
Adottare una pianificazione trimestrale non vuol dire limitarsi a fissare obiettivi e priorità per i mesi successivi, ma allinearli alla visione e alla strategia generali dell'organizzazione. Alla base dovrebbe sussistere una chiara comprensione degli obiettivi a lungo termine dell'azienda e di come il lavoro di ciascun team contribuisca a raggiungerli. A tal fine, una pianificazione trimestrale strategica dovrebbe:
- collegare le attività quotidiane ai risultati aziendali di grande impatto;
- suddividere i progetti di grandi dimensioni in incrementi più piccoli che offrano valore;
- integrare gli approfondimenti di team con competenze diversificate;
- essere radicata nelle esigenze di utenti e clienti reali;
- valutare le attività quotidiane a fronte delle metriche di successo a lungo termine.
Questo approccio permette di monitorare i progressi più facilmente, adattarsi dinamicamente ai cambiamenti e celebrare i risultati realmente in linea con la visione dell'azienda. Al termine di un ciclo di pianificazione trimestrale ben eseguito, i team dovrebbero disporre di una serie chiara di risultati e artefatti, tra cui obiettivi ben definiti, una roadmap delle priorità, attività assegnate e metriche concordate per il successo. Scopriamo come sia possibile creare e implementare una pianificazione strategica trimestrale che porti risultati e mantenga i team motivati e allineati agli obiettivi dell'azienda.
Suggerimenti per una pianificazione trimestrale di successo
Conversando con dirigenti e colleghi di tutti i settori, ho individuato alcune pratiche essenziali per aiutare le organizzazioni di qualsiasi dimensione a sfruttare appieno il proprio potenziale durante l'intero processo di pianificazione trimestrale.
Allineare gli obiettivi trimestrali a quelli a lungo termine
Un tema ricorrente nelle conversazioni con i responsabili dei prodotti è la necessità di collegare gli obiettivi trimestrali a quelli aziendali più ampi. Quando si riesce a osservare il lavoro quotidiano in un'ottica più futuribile, allora è più facile assegnare le giuste priorità a ciò che è più importante. Un responsabile di prodotto mi ha detto: "La pianificazione trimestrale non serve solo a portare a termine le attività quotidiane, ma anche ad assicurarci di restare sempre sulla strada maestra."
Da questo punto di vista, il framework Hoshin Kanri può tornare molto utile. Sviluppato prendendo spunto dalle pratiche di gestione giapponesi, questo framework permette a ogni parte dell'organizzazione di allinearsi agli obiettivi più critici dell'azienda, suddividendo gli obiettivi generali in compiti fattibili e misurabili da assegnare ai vari team. Mettendo in relazione attività quotidiane e risultati strategici, il framework offre a tutti i membri del team una visione più chiara dello scopo e una maggiore comprensione di come il loro lavoro contribuisca al successo dell'organizzazione.
Suggerimento: utilizza una piattaforma che colleghi gli obiettivi e risultati chiave dell'azienda alla roadmap del prodotto in modo da incentivare l'unità di intenti e la concentrazione dei vari team ed evidenziare le relazioni tra le attività di sviluppo e gli obiettivi generali direttamente all'interno dello strumento.
Pianificare di meno per ottenere di più: l'arte dell'iterazione
In precedenza avevamo introdotto questo suggerimento apparentemente controintuitivo, in base al quale è preferibile fissare obiettivi più contenuti rispetto a quelli che si potrebbe effettivamente realizzare. Questo principio funziona perché il lavoro tende sempre e inevitabilmente a dilatarsi. Anche i piani trimestrali più dettagliati non sono in grado di prevedere ogni sfida, opportunità o cambiamento di priorità. Ecco perché una pianificazione su scala ridotta offre risultati migliori. Affinché i team abbiano successo, i dirigenti devono incentivare una cultura che incoraggi la pianificazione incrementale. Stimolare il personale a pensare in modo iterativo, suddividendo obiettivi ambiziosi in compiti più piccoli e realizzabili senza ansia da prestazione, è il modo giusto per promuovere una mentalità orientata all'apprendimento e la capacità di adattarsi ai feedback rapidi.
Prendi in considerazione il vertical slicing, ovvero la pratica di suddividere un progetto in segmenti più piccoli che offrano ciascuno un valore completo e funzionale nell'insieme. Supponiamo che il tuo team sia al lavoro su una dashboard in grado di monitorare le metriche del prodotto. Ottimizza il tuo piano realizzando delle piccole sezioni verticali in grado di offrire valore all'utente in ogni singola iterazione:
- Sviluppa la pipeline dei dati per acquisire e visualizzare una metrica chiave, come il coinvolgimento degli utenti.
- Aggiungi funzionalità per filtrare e ordinare i dati.
- Introduci elementi grafici per mostrare l'andamento dei dati nel corso del tempo.
- Amplia la dashboard con opzioni di personalizzazione sulla base del feedback degli utenti.
Offrendo incrementi funzionali è possibile effettuare revisioni più contenute, eseguire test sin dalle prime fasi del ciclo di sviluppo, fornire feedback più rapidi e generare valore incrementale, mantenendo al contempo il focus sugli obiettivi a lungo termine.
Suggerimento: utilizza il framework di elementi di lavoro nidificati del tuo strumento per creare flussi di lavoro definiti e consentire un monitoraggio efficace dei progressi. Ad esempio, in GitLab, tutto ciò si traduce nell'utilizzo di epic, ticket e attività per mantenere l'allineamento con gli obiettivi principali.
Coinvolgere tutti i membri del team sin dall'inizio
Adottare una pianificazione a compartimenti stagni, che non preveda il coinvolgimento dei collaboratori già nelle prime fasi del processo, è un errore che molti clienti commettono spesso. Ingegneri, progettisti e altri stakeholder di rilievo possono offrire spunti specifici, contribuendo a sviluppare soluzioni più efficaci e ad evitare futuri incidenti di percorso.
Secondo il parere degli esperti, i team con competenze diversificate hanno maggiori probabilità di generare idee innovative. Gli ingegneri possono evidenziare in anticipo i vincoli tecnici così come le potenziali opportunità, mentre i progettisti si assicurano che la user experience rimanga centrale nel processo decisionale. La collaborazione precoce riduce gli attriti a valle, mantiene il team concentrato sui problemi da risolvere e riduce le tempistiche di distribuzione.
Suggerimento: una singola piattaforma di sviluppo software end-to-end con visibilità in tempo reale aiuta i team a non forzare decisioni avulse dal contesto, a collaborare in modo efficiente e a garantire l'allineamento con gli obiettivi fin dal primo giorno.
Mantenere il feedback dei clienti al centro della pianificazione
Senza ascoltare i clienti, si procede a tentoni e sulla base di ipotesi. I product owner che coinvolgono regolarmente la clientela sono in grado di osservarne più da vicino le necessità, adottando una pianificazione basata su dati ed esigenze reali.
In questo contesto, la metodologia Agile a doppio binario può offrire risultati davvero sorprendenti. Questo genere di pianificazione separa lo sviluppo del prodotto in due percorsi paralleli:
- Individuazione: i team acquisiscono approfondimenti, convalidano le proposte ed esplorano potenziali soluzioni
- Distribuzione: i team sviluppano e distribuiscono le soluzioni convalidate
L'approccio Agile a doppio binario consente ai team di acquisire approfondimenti da utenti e clienti senza dover interrompere o rallentare il processo. Ad esempio, mentre un team intervista i clienti ed elabora proposte preliminari, un altro può dedicarsi allo sviluppo di funzionalità basandosi sulle esigenze convalidate: in questo modo, tutte le parti in causa possono concentrarsi sulle questioni più opportune, mantenendo al contempo una frequenza di distribuzione costante.
Suggerimento: utilizza uno strumento in grado di supportare la collaborazione, l'assegnazione delle priorità e la condivisione degli approfondimenti tra i flussi di lavoro affinché i team possano avvalersi del feedback dei clienti per prendere ogni decisione, pur rimanendo allineati con le esigenze degli utenti e gli obiettivi aziendali.
Misurare il successo con le metriche giuste
Le metriche sono più che semplici numeri, in quanto permettono di valutare gli obiettivi trimestrali a fronte di quelli strategici dell'azienda.
Per i team di sviluppo, le metriche DORA offrono approfondimenti preziosi sull'efficienza e sull'affidabilità. I team possono identificare i colli di bottiglia, migliorare i flussi di lavoro e distribuire il codice nel rispetto delle tempistiche previste. Se abbinate a indicatori aziendali, come la soddisfazione del cliente e l'adozione delle funzionalità, queste metriche operative permettono di mettere in relazione le attività quotidiane con gli obiettivi a lungo termine.
Adottare una prassi di misurazione affidabile consente di correggere la rotta nel corso del trimestre e di analizzare i risultati ottenuti da un punto di vista retrospettivo. Valutando attentamente punti a favore e criticità, è possibile migliorare continuativamente il proprio approccio alla pianificazione trimestrale e mantenere l'attenzione sugli obiettivi strategici.
Suggerimento: mettendo in evidenza le metriche DORA e altri dati sul flusso del valore in una dashboard completa di approfondimenti, puoi facilmente monitorare il tempo necessario per passare da un'idea alla produzione con visualizzazioni personalizzabili e basate sui dati.
In conclusione: sfrutta la pianificazione trimestrale a tuo vantaggio
La pianificazione trimestrale serve non solo a organizzare le attività e a rispettare le scadenze ma anche ad allineare gli sforzi del team con gli obiettivi più strategici dell'azienda.
Mettendo in relazione le attività quotidiane con i traguardi più ampi, sfruttando gli approfondimenti sui clienti e favorendo una cultura della collaborazione, la tua organizzazione sarà in grado di raggiungere gli obiettivi trimestrali, stimolare la crescita e produrre ottimi risultati sul lungo termine.
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Frequently asked questions
Concetti essenziali
- Una pianificazione trimestrale è essenziale per raggiungere gli obiettivi organizzativi: allinea le risorse, concentra gli sforzi dei team su attività ad alto impatto e consente di lavorare agli obiettivi a lungo termine.
- Una pianificazione trimestrale efficace implica allineare gli obiettivi alla visione aziendale, integrare approfondimenti, suddividere progetti in incrementi più piccoli e valutare costantemente le attività quotidiane in base alle metriche a lungo termine.
- Strategie efficaci includono il framework Hoshin Kanri per l'allineamento degli obiettivi, la pianificazione iterativa, il coinvolgimento precoce del team, la prioritizzazione del feedback dei clienti e la misurazione del successo con metriche adatte.